La versione del browser Internet Explorer in uso non è aggiornata. Per una rappresentazione ottimale vi consigliamo un aggiornamento del browser
GSI Ceramica, SACMI e KUKA: la robotica che trasforma la produzione ceramica Made in Italy
Con 40 robot KUKA integrati nei reparti di colaggio, finitura, smaltatura e movimentazione interna, GSI Ceramica ha portato l’automazione al centro della sua strategia produttiva. Ma il vero motore di questa trasformazione non è solo la tecnologia, bensì la passione sconfinata che anima ogni membro della squadra GSI. È questa dedizione che rende possibile una qualità costante, la riduzione degli errori, la sicurezza degli operatori e la tracciabilità totale lungo tutta la filiera In questo caso studio, Roberto Ceccarelli, Plant Manager di GSI, racconta come la collaborazione con Sacmi, Gaiotto e KUKA abbia permesso di coniugare innovazione tecnologica e valori profondi del Made in Italy, con l’ambizione di portare la perfezione italiana in tutto il mondo.
L’evoluzione della ceramica italiana verso la robotica industriale
La ceramica sanitaria italiana nasce da una tradizione antichissima, nel territorio di Civita Castellana, dove la presenza di argille pregiate e acqua ha favorito per secoli la produzione artigianale di manufatti.
Già nel Medioevo, la corporazione dei vasellari era tra le più prestigiose, e nel Settecento le prime manifatture diedero impulso a un comparto che, nel tempo, ha saputo coniugare creatività e tecnica. Nel Novecento, con la nascita delle prime fabbriche di sanitari, il distretto si è trasformato in un polo industriale, mantenendo però il legame con il saper fare artigiano.
Fino agli anni Duemila, la produzione era ancora fortemente manuale: il colaggio avveniva su banchi di gesso, gli operatori aprivano gli stampi a mano e la movimentazione dei pezzi richiedeva sforzi fisici notevoli.
Il vero salto di qualità è arrivato con l’introduzione di macchinari ad alta pressione e sistemi robotici, che hanno permesso di standardizzare i processi, garantire qualità costante e ridurre le attività manuali degli operatori.
La spinta verso l’eccellenza – quel desiderio tipicamente italiano di “fare le cose per bene” – ha trovato nella robotica un alleato prezioso: oggi, l’automazione è il cuore della ceramica Made in Italy, capace di garantire efficienza e qualità senza mai tradire le proprie origini.
GSI Ceramica: eccellenza Made in Italy e automazione intelligente
GSI Ceramica oggi si distingue non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma per la passione viscerale che anima ogni scelta, ogni investimento, ogni dettaglio.
L’azienda, situata a Gallese (VT), ha scelto di crescere senza mai rinunciare ai propri valori. «Noi crediamo fortemente nel Made in Italy – sottolinea con orgoglio Roberto Ceccarelli, Plant Manager – perché gli standard qualitativi che abbiamo qui devono arrivare in tutte le parti del mondo. È rispetto per il prodotto e, soprattutto, per chi lo utilizza. Ma è anche un atto d’amore verso ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare”.
Linea di produzione automatizzata con robot KUKA e impianti Sacmi per la ceramica Made in Italy
Questa filosofia si concretizza in un’attenzione maniacale alla tecnologia, senza mai perdere di vista il valore umano e la dedizione artigiana.
Oggi, gli impianti di Sacmi e i 40 robot KUKA integrati da Gaiotto operano nei reparti di colaggio, finitura, smaltatura e movimentazione interna, garantendo processi ripetibili e costanti. «Per noi l’eccellenza significa tre cose: altissima qualità, affidabilità del prodotto e perfezione – spiega Roberto Ceccarelli. Per raggiungere questo traguardo, abbiamo scelto di investire nell’innovazione, ma la vera differenza la fanno la passione e la determinazione del nostro team.
I robot ci assicurano standard costanti, ma è la nostra squadra che spinge ogni giorno più in alto l’asticella della qualità».
Con una superficie di 110.000 m², 180 dipendenti e un prodotto esportato in circa 150 Paesi, GSI è la dimostrazione che l’automazione e il genio italiano possono convivere, valorizzando le competenze umane e migliorando la sicurezza.
«Il nostro legame con il Made in Italy è scritto nella cura che mettiamo in ogni particolare – continua Roberto Ceccarelli – e nella volontà di lasciare un segno nel mondo: non vogliamo solo produrre ceramica, ma raccontare una storia di eccellenza e di dedizione ».
Automazione e qualità: il cuore della produzione GSI
Per GSI, la qualità non è un concetto astratto, ma un obiettivo concreto che guida ogni scelta tecnologica. «Il nostro prodotto deve essere impeccabile – racconta Roberto Ceccarelli – voglio che il cliente lo riconosca, che percepisca la differenza.Investire in robotica e automazione significa proteggere questo sogno, assicurando standard elevatissimi e riducendo ogni rischio di imperfezione».
Il percorso è iniziato dal colaggio, oggi completamente automatizzato grazie agli impianti Sacmi ad alta pressione.
L’impasto ceramico, composto da argilla e caolino, viene pompato a 14 bar in stampi in resina garantiti per 100.000 pezzi identici.
Questo elimina le variazioni tipiche degli stampi in gesso e assicura uniformità assoluta.
Dal colaggio alla smaltatura: precisione in ogni dettaglio
Dopo il colaggio, il pezzo passa alla fase di essiccazione e finitura.
Qui entrano in gioco i robot di carteggiatura, che eliminano sbavature e imperfezioni con una precisione impossibile da ottenere manualmente. «Abbiamo automatizzato completamente la finitura – spiega Roberto Ceccarelli – perché anche i dettagli invisibili fanno la differenza. Puliamo fori che il cliente non vedrà mai, ma per noi è una garanzia di eccellenza».
Segue la smaltatura, affidata a robot ad autoapprendimento integrati da Gaiotto, che replicano i movimenti dell’artigiano con costanza millimetrica.
Non solo bianco: anche i colori più complessi vengono applicati in modo uniforme, garantendo la stessa finitura al tatto e alla vista. «Ho voluto che i colori fossero gestiti dai robot – sottolinea Roberto Ceccarelli – perché il cliente deve avere lo stesso prodotto, identico in ogni dettaglio. La perfezione per noi è una promessa da mantenere ogni giorno».
Squadra GSI Ceramica al lavoro con robotica avanzata, simbolo di passione e innovazione italiana
Movimentazione, sicurezza e nuove competenze
La movimentazione interna è completamente automatizzata: i robot KUKA gestiscono il trasferimento dei pezzi tra le fasi di lavorazione, fino alla cottura nel forno a tunnel a 1250 °C.
Questo non solo aumenta l’efficienza, ma migliora la sicurezza. «In tutta l’azienda non esiste più la movimentazione manuale dei pesi – racconta Roberto Ceccarelli – ogni due persone c’è un azzeratore e ogni 1,3 persone un robot. Abbiamo eliminato le attività usuranti, riducendo i rischi e restituendo dignità e sicurezza al lavoro. E questa, per noi, è una conquista che vale più di qualsiasi tecnologia».
L’automazione ha trasformato anche i ruoli: gli operatori sono diventati tecnici specializzati nella gestione e manutenzione dei robot, grazie a corsi organizzati con KUKA. «Oggi vedo più manutentori che persone impegnate in lavori pesanti – conclude Roberto Ceccarelli – perché la tecnologia funziona solo se c’è una struttura adeguata. Abbiamo creato competenze interne che prima non esistevano».
Impianto di smaltatura automatizzato con robot KUKA e tecnologia Gaiotto
Una partnership che va oltre “il robot”
Per GSI, scegliere KUKA non è stata una decisione tecnica, ma strategica.
La collaborazione con KUKA è nata proprio in sinergia con Sacmi e Gaiotto, partner storici di GSI per le tecnologie ceramiche. Insieme, queste realtà hanno permesso di integrare robot antropomorfi KUKA con impianti Sacmi e Gaiotto per la smaltatura e la rifinitura, affrontando sfide complesse con un approccio personalizzato.
Movimentazione automatizzata: robot KUKA trasferiscono i pezzi tra le fasi produttive
«Quando affronti sfide di questo tipo – spiega Roberto Ceccarelli – non ti serve un semplice fornitore, ti serve un partner.
Qualcuno che condivida la tua visione, che sappia ascoltare, comprendere, sostenere. La robotica, in un settore dove prima non esisteva, ha richiesto coraggio e fiducia reciproca.
Con KUKA abbiamo trovato il compagno di viaggio ideale, qualcuno che crede nei nostri sogni tanto quanto noi».
La collaborazione con KUKA si è distinta per affidabilità, assistenza e flessibilità. Non si è trattato solo di installare robot, ma di costruire un rapporto basato sulla fiducia e sulla capacità di affrontare insieme problemi reali. «Mi è piaciuto il fatto che ci siamo potuti sedere a un tavolo, fare una telefonata e risolvere le criticità. Capirle è un conto, trovare soluzioni è un altro. Con KUKA abbiamo trovato il match giusto».
Un aspetto che Roberto Ceccarelli sottolinea è la personalizzazione della formazione: «Per me è fondamentale che i corsi siano pensati per il cliente. Voi vi siete messi in gioco, siete venuti da noi, avete organizzato sessioni dedicate.
Questo fa la differenza: non è solo tecnologia, è rapporto umano».
La partnership con KUKA ha permesso a GSI di spingersi oltre, di innovare in un settore dove la robotica era quasi assente.
«Io voglio essere considerato importante dai miei partner – conclude Roberto Ceccarelli – e con KUKA ho trovato affidabilità, servizio e persone che credono nei progetti tanto quanto noi. È così che si costruisce il futuro, insieme, spinti da una passione che non conosce limiti».
Robot KUKA garantisce sicurezza e riduzione delle attività usuranti nel processo produttivo
Il futuro di GSI: più produzione, automazione logistica e nuove tecnologie KUKA
Il futuro di GSI è un’avventura scritta con entusiasmo e visione.
«Stiamo installando il terzo forno – racconta Roberto Ceccarelli – e per noi ceramisti il forno è la sintesi di tutto.
Se aggiungi un forno significa che stai aumentando la produzione, significa che stai crescendo, significa che hai il coraggio di crescere».
Un investimento che conferma la volontà di andare in controtendenza rispetto a chi punta solo sul prezzo: «Noi vogliamo creare eccellenza ed offrire qualità e valori aggiunti».
La prossima sfida è la logistica automatizzata, un tema che Roberto Ceccarelli considera cruciale: «La movimentazione nella produzione e nella logistica è il vero futuro.
Ci sono inefficienze che possiamo eliminare e richieste dei clienti che si basano sulla tracciabilità.
Sapere dove si trova il prodotto, in quanti giorni arriverà: questo è fondamentale». Gli AMR (Autonomous Mobile Robots) sono al centro di questa visione, insieme a nuove soluzioni di handling e packaging.
Un ruolo chiave lo avrà anche iiQKA.OS 2, il sistema operativo KUKA pensato per semplificare la programmazione e rendere l’automazione più immediata. «Più è semplice, più prendi coscienza e puoi creare qualcosa di diverso e migliore – spiega Roberto Ceccarelli – ho visto cose interessanti che avete proposto e sono certo che ci aiuteranno a evolvere».
La filosofia, però, resta sempre la stessa: investire in tecnologia per migliorare la vita di chi lavora, aumentare la produzione, difendendo il valore del Made in Italy. «Vogliamo crescere, innovare e continuare a essere un punto di riferimento, perché il nostro lavoro non è solo produzione: è passione, è arte, è il sogno italiano che diventa realtà, giorno dopo giorno».
Innovazione logistica: AMR e nuove tecnologie KUKA per la tracciabilità e l’efficienza della produzione
Vogliamo crescere, innovare e continuare a essere un punto di riferimento, perché il nostro lavoro non è solo produzione: è passione, è arte, è il sogno italiano che diventa realtà, giorno dopo giorno