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Robotica e Intelligenza artificiale KUKA

Robotica accessibile: innovazione, semplicità e persone al centro

Come si trasformano le soluzioni robotiche quando diventano più semplici da usare, più adattabili e pensate per chi le vive ogni giorno.


Marco Astore
10 novembre 2025
Technology
Tempo di lettura: 3 minuti

Un nuovo modo di interagire con la robotica

Negli ultimi anni, la robotica industriale ha vissuto una trasformazione profonda.

Non si parla più soltanto di efficienza o produttività, ma di come la tecnologia possa diventare davvero accessibile e semplice per chi lavora ogni giorno in produzione.

C’è un momento, impercettibile ma potente, in cui una macchina smette di essere solo un insieme di componenti. Inizia a “capire”.

Non nel senso umano del termine, ma in quello industriale: interpretare un comando, adattarsi a un imprevisto, apprendere da un errore.

È in questo passaggio che la robotica incontra l’intelligenza artificiale.

E qualcosa cambia. Cambia il modo in cui si progetta, si interagisce, si decide.

Cambia la prospettiva di chi, fino a ieri, vedeva l’automazione come qualcosa di distante.

Oggi, invece, è uno strumento che parla la lingua di chi lo usa.

Dall’interfaccia al controllo: iiQKA e il nuovo ecosistema

Un passo importante in questa direzione è rappresentato dai sistemi operativi di nuova generazione, come iiQKA.

Progettato per semplificare la gestione dei robot, questo sistema offre un’interfaccia intuitiva, pensata per chi non ha conoscenze di programmazione.

Grazie al controllo centralizzato di diverse tipologie di robot (Delta, Scara, 6 assi), simulazioni virtuali e gestione tramite browser web, anche l’integrazione in contesti produttivi complessi diventa più immediata e sicura. 

Il risultato non è solo tecnico.

Significa meno barriere all’ingresso, tempi di progetto più prevedibili, risorse usate in modo più efficiente.

Ma soprattutto, significa una robotica che si adatta a chi la usa, e non il contrario.

Robot mobili, logiche agili

La stessa attenzione alla semplicità che ha guidato l’evoluzione dei sistemi di controllo si ritrova anche nella robotica mobile.

Gli AMR (Autonomous Mobile Robots) oggi possono essere configurati e gestiti in modo intuitivo, grazie a interfacce pensate per facilitare il lavoro di chi opera in linea, ma anche per integrarsi con le competenze di chi sviluppa e progetta soluzioni software. 

Il software consente di definire compiti e percorsi in modo intuitivo; integrare flotte in ambienti complessi; collegarsi a sistemi di gestione flotta già esistenti, sfruttando architetture aperte e flessibili. 

Non si tratta di semplificare la tecnologia, ma di renderla più accessibile e collaborativa.

Un approccio che apre nuove possibilità anche a chi, fino a poco tempo fa, non avrebbe considerato la robotica mobile come una soluzione praticabile.

L’intelligenza artificiale non sostituisce, accompagna

In tutto questo, l’AI non è una scorciatoia. È uno strumento. 
Potente, sì, ma che richiede competenze, visione e responsabilità.
I sistemi di ultima generazione non sostituiscono il ruolo di chi opera o progetta: lo amplificano. Offrono la libertà di concentrarsi su ciò che davvero conta—progettare, ottimizzare, prendere decisioni consapevoli.
 

Innovazione: questione di scelte

In definitiva, la vera innovazione non sta solo nelle tecnologie utilizzate, ma nel modo in cui decidiamo di applicarle.

Portare avanti l’automazione significa anche scegliere di lavorare con più tempo per pensare, adottando soluzioni che mettono al centro l’esperienza di chi, ogni giorno, fa funzionare la produzione.

È questa la prospettiva che rende la robotica, oggi più che mai, una risorsa alla portata di tutte e tutti.

Informazioni sull’autore:
Marco Astore

Business Developer Robotics


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